Le lenti oftalmiche sono la componente funzionale dell’occhiale da vista.
Realizzate in vetro o materiali plastici, distorcono o rifrangono la luce grazie alla curvatura delle loro superfici, permettendo la compensazione ottica delle ametropie e la protezione degli occhi.
Sul mercato ne esistono moltissime tipologie, prodotte da grandi aziende o anche da piccoli laboratori e risulta molto difficile apprezzarne le differenze solo osservandole: spesso è difficile anche per l’ottico riconoscerne la qualità senza effettuare test o utilizzando strumenti di analisi. Questo perché ci sono molti aspetti da valutare e le differenze sono quasi sempre su scala micrometrica.
Anche la destinazione d’uso è fondamentale: un prodotto pensato per la protezione individuale in catena di montaggio, può non essere adatto all’uso prolungato del computer. Ecco che affidarsi a un professionista al quale poter esprimere chiaramente le proprie necessità è il metodo migliore per avere la sicurezza di fare un acquisto adatto alle proprie esigenze.
Abbiamo individuato 7 parametri per definire la qualità di una lente oftalmica: scopriamoli insieme!
Primo parametro: il materiale
Storicamente le prime lenti erano prodotte in vetro mentre oggi sono quasi esclusivamente realizzate utilizzando materiali plastici. Queste due famiglie presentano differenze notevoli in termini di caratteristiche: il vetro ha una maggiore resistenza ai graffi e all’usura, mentre i materiali plastici sono estremamente resistenti agli impatti e molto più leggeri.
Esistono poi altre caratteristiche che differenziano un materiale dall’altro: la più nota è sicuramente l’indice di rifrazione, da cui dipende lo spessore della lente finale ma potremmo continuare con il numero di abbe, il peso specifico, la trasmittanza…
Secondo parametro: la geometria della lente
Quando parliamo di geometria della lente, ci stiamo riferendo alle caratteristiche di forma delle sue due superfici.
La geometria più semplice per realizzare una lente oftalmica è la geometria sferica: sia la superficie anteriore che posteriore sono realizzate con una curvatura costante. Questo permette di progettare e realizzare lenti più semplici ed economiche, garantendo una adeguata correzione solo nell’area centrale della lente.
Per superare questo limite, mantenendo spessori ridotti, sono nate le geometrie asferiche, in cui la curvatura delle lenti varia continuamente dal centro alla periferia. Viene garantita una visione più corretta su un’area più ampia, peso e spessori ridotti e riduzione degli effetti di ingrandimento/rimpicciolimento conseguenti alla correzione diottrica.
Recentemente quest’ultima geometria è stata integrata con programmi di calcolo avanzati portando alla realizzazione di lenti personalizzate, dove le variazioni di curvatura delle superfici sono ottimizzate in funzione di molti parametri, quali ad esempio la distanza degli occhi, la distanza occhio-occhiale, la forma della montatura, la differenza di correzione tra i due occhi e molto altro…
Tutto questo garantisce un’esperienza visiva più naturale, tempi di adattamento alla correzione più rapidi, visione nitida in ogni posizione di sguardo e comfort per tutta la giornata in ogni situazione.
Terzo parametro: i trattamenti
Esistono diversi trattamenti che possono essere applicati alle lenti per migliorarle o aggiungere delle caratteristiche. Il trattamento più noto è l’antiriflesso che serve, come il nome suggerisce, a ridurre i fastidiosi riflessi che si formano sulle superfici delle lenti. È ottenuto depositando pellicole dello spessore di pochi micron sulla lente, ciascuno dei quali contribuisce a ridurre i riflessi: più “strati” vengono depositati, migliori sono i risultati.
Altri trattamenti frequenti sono l’indurente e l’idro-oleofobico (detto spesso anti-imbrattante): il primo aumenta la resistenza ai graffi, mentre il secondo rende le lenti più facili da pulire. Per potenziare l’efficacia dell’indurente alcune lenti presentano anche un trattamento antistatico capace di ridurre l’adesività della polvere che, essendo un abrasivo, aumenta il rischio di rovinarle.
Tra le ultime novità in fatto di trattamenti ci sono quelli antiappannanti e quelli antivirali.
Quarto parametro: la protezione
Le prime lenti che vengono in mente pensando alla protezione sono ovviamente le lenti da sole, caratterizzate da 2 diverse tipologie di filtro: il filtro UV totale, a protezione della salute oculare, e il filtro solare contro l’abbagliamento. Sempre in questa categoria, l’ultima novità è rappresentata dai filtri a protezione infrarossa utili a prevenire il surriscaldamento degli occhi e della zona perioculare nelle giornate di sole intenso.
Non solo lenti da sole però: sempre più spesso le lenti trasparenti da vista sono equipaggiate con filtri di protezione per la luce blu, che aiutano gli occhi durante l’uso prolungato dei dispositivi elettronici.
Sempre in ambito di salute non possiamo infine non citare le lenti filtranti medicali, calibrate e ottimizzate per proteggere occhi malati o particolarmente delicati.
Quinto parametro: accessori
In questa categoria si possono trovare accessori per aggiungere caratteristiche particolari, estetiche o funzionali, alle lenti. L’accessorio più noto è il fotocromatico, spesso assimilato al nome commerciale del produttore più conosciuto, Transitions®. Il fotocromatico permette a una lente di variare l’intensità della sua colorazione e, di conseguenza, la protezione dall’abbagliamento. Le lenti fotocromatiche si presentano trasparenti in interni e scuriscono con la luce del sole ma ne esistono diverse varianti.
Altri accessori sono poi le colorazioni e le specchiature per cambiare l’estetica delle lenti, spesso abbinate a protezioni da raggi ultravioletti e dall’abbagliamento. Un altro accessorio molto utile è il polarizzatore, in grado ridurre drasticamente i riflessi sulle superfici, in particolare neve o acqua, garantendo una visione più “pulita” e confortevole.
Sesto parametro: le garanzie
Pur non riguardando direttamente la qualità della visione, sono un parametro assolutamente importante da considerare soprattutto quando si acquistano lenti di fascia alta.
Naturalmente tutte le lenti, come ogni altro prodotto acquistato in Italia, godono di una garanzia di 2 anni contro i difetti di fabbricazione ma molti fornitori allungano il periodo di garanzia e molti ottici aggiungono poi garanzie e assicurazioni contro danni accidentali o contro il furto o lo smarrimento: una tranquillità a tutela dell’acquisto fatto.
Su lenti più complesse (e costose) vengono spesso fornite garanzie aggiuntive, quali ad esempio “100% soddisfatti”, “garanzia di adattamento”, fino anche alla “garanzia Kasco”, per dare maggiore serenità in fase di adattamento ai nuovi occhiali.
Settimo parametro: la specializzazione
Innovazioni e nuove tecnologie spingono le moderne lenti verso livelli di personalizzazione e specializzazione sempre maggiori. Non sono più sufficienti i dati del difetto visivo per scegliere la lente giusta, bisogna integrare anche le informazioni sulla montatura, sulla calzata e sull’ambito di utilizzo.
Nascono così lenti specifiche per l’uso del computer, lenti pensate per la guida notturna o per tenere conferenze. In ambito sportivo il livello di specializzazione aumenta ancora di più, andando a definire lenti specifiche ad esempio per il Golf, per andare in bicicletta su strada o su sentiero.
La specializzazione può riguardare l’ambito di utilizzo, ad esempio lenti da usare sulla neve, oppure in prossimità di acque poco profonde, o in mezzo al mare.
Attraverso studi specifici e tecnologie avanzate si ottimizzano le lenti per dare le migliori prestazioni possibili in ogni situazione, per migliorare i propri risultati e farlo con la sicurezza di una visione sempre ai massimi livelli.